COMUNICATO STAMPA

PRESS RELEASE

Domenica 17 settembre 2006 alle ore 20,00 presso Caffè Concerto - Live Club - Caffetteria – Ristorante Piazza Grande - Modena, avrà luogo, con il patrocinio del Comune di Modena,  la presentazione del nuovo libro di Hamid Barole Abdu, una raccolta  di poesie e brevi racconti, dal titolo: “Seppellite la mia pelle in Africa”, Edizione Artesampa di Modena.

 

Le poesie e i racconti, tutti con versione inglese a fronte per facilitarne la comprensione nei paesi anglofoni, partendo da tematiche legate al fenomeno immigrazione scavano in profondità per scandagliare temi universali quali la costruzione dell’identità, il rapporto dell’individuo con la morte, con il proprio passato e il futuro.

Nei racconti, attraverso il veicolo di un serrato monologo interiore, l’autore, una specie di Leopold Bloom africano, ci guida non per le strade di una Dublino di inizio novecento ma per le strade della provincia modenese o per le spiagge della riviera romagnola, agli albori del 21esimo secolo, nei Cpt di un’Italia immemore della sua stessa esperienza di emigrazione facendoci conoscere personaggi come Saviceveca la badante, o Ali I, con titoli quali “Come, quando in spiaggia, non farsi scambiare per un venditore di accendini”, o “L’8 per mille”, partendo da situazioni che potrebbero sembrare banali, la voce narrante con demistificante ironia mette a confronto l’immigrato e l’autoctono, il primo alle prese con uno spaesamento sia materiale che spirituale dettato dalle strane usanze e burocrazie del nuovo paese e il secondo incapace di instaurare rapporti di parità con il “diverso”.

Author Hamid Barole Abdu will present his latest book, “Bury My Skin In Africa”, a collection a poems and short stories published by Edizioni Artestampa – Modena, on 17th September, 2006, h. 20.00 P.M. at Caffe' Concerto - Live Club - Caffetteria – Ristorante Piazza Grande – Modena with the patronage of Comune di Modena.

 

Published in an Italian-English bilingual version, the book starts off from situations related to the immigrant experience but then digs deep to explore universal themes such as the construction of one’s identity, one’s relationship with death, the past and the future.

Through tight flow of consciousness monologues, the author, a kind of African Leopold Bloom, guides us not through the streets of Dublin at the beginning of the 20th century but rather through the streets of provincial Modena or the beaches of the Adriatic Riviera at the dawn of the 21st century, through the immigrant detention centers in an Italy afflicted by historical amnesia when it comes to its own experience of emigration. The reader is introduced to characters such as Saviceveca, the caregiver or Ali I, his/her curiosity peaked by titles such as “How not to be Mistaken for a Cigarette Lighter Hawker When walking Down the Beach” or  “The 8 per 1000 option”. Starting from what could be perceived as routine situations, with demystifying irony the author places the immigrant and the local population side by side, as the former deals with a sort of spiritual and material estrangement brought about by the peculiar customs and bureaucracies of their new country while the latter is incapable of setting up relations based on equality with people who are perceived as “Other”.

Nelle poesie lo spirito irrequieto dell’autore assume toni nostalgici ma nel contempo di denuncia. Il bambino soldato che crolla sotto il peso delle proprie armi e della propria coscienza, lo sfogo di un immigrato che continua a sognare di sposarsi la ragazza del suo paese, un addio alla madre lontana che non si potrà rivedere in punto di morte, l’immagine del raduno dei cani randagi visti con disprezzo dal “probo” cittadino lasciano un profondo solco nell’immaginario del lettore, contribuendo a gettare le basi per un dialogo tra immigrati ed autoctoni che in Italia rimane ancora da costruire, ma la cui necessità e’ ancora più impellente adesso che la seconda generazione (figli di immigrati nati o cresciuti in Italia) rivendica un suo ruolo e posizione nella società.

 

Il ricavato della vendita di questo libro verrà devoluto a favore dei ragazzi eritrei in età scolare che vivono nei campi profughi in Sudan.

L’idea di questo progetto nasce in seguito ad un viaggio effettuato dall’autore alla fine del 2004 in  Sudan, lungo la fascia del confine con l’Eritrea. In occasione di tale visita in diversi campi profughi, egli ha potuto constatare che i bambini, le donne e gli anziani versano in condizioni di assoluta indigenza. Risultano evidenti la sottoalimentazione, la mancanza di cure sanitarie e la scarsità dei mezzi per l'istruzione. I campi sono dislocati sul territorio sudanese, nei quali sopravvivono più di 300.000 profughi, secondo i dati dell'ACNUR (Alto Commissariato delle Nazioni Uniti per i Rifugiati), anche se il numero è maggiore, in quanto molti preferiscono non farsi registrare per paura di ripercussioni da parte del regime nei confronti dei familiari rimasti nel paese d'origine.

La situazione, sempre più drammatica, rimane quella di coloro che, e sono più del 90%, non avendo nessun punto di riferimento, né familiare né tanto meno economico, non hanno altra scelta se non quella di rimanere nei campi profughi oppure di trasferirsi nelle grandi città del Sudan.

The disquieted spirit of the author emerges through the poems, which combine both a longing for the past and an exposè of the present. The child–soldier collapsing under the weight of the weapons he bears and his own conscience, the rant of an immigrant who keeps on dreaming he will marry a girl from his hometown, a farewell to a faraway dying mother whom the immigrant/exiled cannot embrace for the last time, the image of a gathering of stray dogs as perceived by a local pillar of society, leave deep tracks in the imagination of the reader and contribute to laying the foundation to a dialogue between the immigrant and the local population.  Sadly such dialogue has not yet been set up in Italy and the need for it is even more pressing as the second generation, the children of immigrants either born or raised in Italy, claim their role or position in society.

Proceeds from sales of this book will go to school-age Eritrean children living in refugee camps in Sudan.

 

The idea for this project stems from a trip made by the author at the end of 2004 in Sudan, along the border with Eritrea.

During this visit, the author visited several refugee camps where children, women and the elderly live in dire poverty, are undernourished, lack basic medical care and means to educate the youth.  According the U.N.’s High Commission for Refugees there are about thirty camps located in the Sudan housing more than 300,000 Eritrean refugees.

Their numbers are even greater as many prefer not to register in order to avoid exposing to retaliation their family members who remained in their country of origin.

 

90% of these refugees face an even worst situation as they are devoid of any support system either in terms of family or economics and they have no choice but to remain in the refugee camps or move to the big cities in Sudan.

La pubblicazione del libro e la successiva vendita nel corso delle varie iniziative in programma, supportata dall’esposizione di immagini, ha il duplice obiettivo di far conoscere le problematiche della popolazione eritrea  sensibilizzando a questo l’opinione pubblica italiana e quello di raccogliere fondi al fine di offrire ai ragazzi che vivono nei campi profughi, dimenticati da tutti,  l’opportunità di un’istruzione migliore

Introdurrà la serata Silvano Rutigliano.

Le poesie saranno recitate da Alice Giliberti

Il concerto della band afroindiepop DODO REALE arricchirà la serata.

Carlo Lanzotti esporrà alcune opere di Computer HeArt, come contributo all’iniziativa.

Hamid Barole Abdu

Modena, 24/08/06

Per chi è interessato a sapere di più si consiglia di consultare il seguente link:

www.hamidbarole.too.it

Cell. 339/5919387

Publication of this book (which has also a photographic component) is prompted by two objectives: promote the flow of information among Italians thus increasing their consciousness and sensitivity towards this situation and raise funds to provide some educational opportunities for the children who live in the camps, forgotten by the world.

It will introduce the evening Silvano Rutigliano

The poems will be read by Alice Giliberti

To enrich the menu of the evening DODO REALE will perform its afroindiepop with a live acustic concert.
Carlo Lanzotti will expose some works of Computer HeArt as contribution to the initiative.

Hamid Barole Abdu

Modena, 24/08/06

To find out more about it, click on the following

link:

www.hamidbarole.too.it
Cell. 339/5919387

 

 

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